San Paolo; Corinzi, 1, 1-25
Perchè ciò che è stoltezza di Dio è più sapiente degli uomini, e ciò che è debolezza di Dio è più forte degli uomini.
Due luci due tensioni, due braccia due amori: il desiderio di essere con Cristo e il desiderio di nuove missioni, di nuove anime da salvare. Egli potrebbe dire con Jacopone da Todi: Cristo me trae tutto tant’è bello! Eppure egli è anche tutto per l’opera di un Altro.
Questa è la grandezza e la forza del messaggio paolino. Non la diatriba infinita fra fede e opere, ma le opere della fede e l’ardente desiderio dell’Eternità, dell’unione con Cristo che rende più certo e più caro il presente.
San Paolo si è recato in molti paesi per testimoniare la Parola.
Posso dire che al Suo confronto Ulisse era un pantofolaio.
Sto leggendo questo libro e mi piace moltissimo l'immagine di un Paolo iroso.
Louis de Wohl narra , per me, magnificamente le vite di tanti santi.
Oggi ricordiamo anche San Pietro.
E io dico a te che tu sei Pietro e sopra questa Pietra edificherò la mia Chiesa e le porte dell'Inferno non prevarranno contro di essa. E a te darò le chiavi del Regno dei Cieli...
(Matteo XVI, 18-19).
San Pietro è l’apostolo investito della dignità di primo papa da Gesù Cristo stesso: “Tu sei Pietro e su questa pietra fonderò la mia Chiesa”. Pur non essendo stato il primo a portare la fede a Roma, ne divenne insieme a s. Paolo, fondatore della Roma cristiana, stabilizzando e coordinando la prima Comunità, confermandola nella Fede e testimoniando con il martirio la sua fedeltà a Cristo.
Nacque a Bethsaida in Galilea, pescatore sul lago di Tiberiade, insieme al fratello Andrea, il suo nome era Simone, che in ebraico significava “Dio ha ascoltato”; sposato e forse vedovo perché nel Vangelo è citata solo la suocera, mentre nei Vangeli apocrifi è riportato che aveva una figlia, la leggendaria santa Petronilla; il fratello Andrea, dopo aver ascoltato l’esclamazione di Giovanni Battista: ”Ecco l’Agnello di Dio!” indicando Gesù, si era recato a conoscerlo ed ascoltarlo e convintosi, disse poi a Simone “Abbiamo trovato il Messia!” e lo condusse con sé da Gesù.
Pietro fu chiamato da Cristo a seguirlo dicendogli
“Tu sei Simone il figlio di Giovanni; ti chiamerai Cefa"
= Pietro (che in latino è tradotto Petrus); in seguito dopo la pesca miracolosa, avrà la promessa da Cristo che diventerà pescatore di anime.
Fu tra i più intraprendenti e certamente il più impulsivo degli Apostoli, per cui ne divenne il portavoce e capo riconosciuto.
E io dico a te che tu sei Pietro e sopra questa Pietra edificherò la mia Chiesa e le porte dell'Inferno non prevarranno contro di essa. E a te darò le chiavi del Regno dei Cieli...
(Matteo XVI, 18-19).
San Pietro è l’apostolo investito della dignità di primo papa da Gesù Cristo stesso: “Tu sei Pietro e su questa pietra fonderò la mia Chiesa”. Pur non essendo stato il primo a portare la fede a Roma, ne divenne insieme a s. Paolo, fondatore della Roma cristiana, stabilizzando e coordinando la prima Comunità, confermandola nella Fede e testimoniando con il martirio la sua fedeltà a Cristo.
Nacque a Bethsaida in Galilea, pescatore sul lago di Tiberiade, insieme al fratello Andrea, il suo nome era Simone, che in ebraico significava “Dio ha ascoltato”; sposato e forse vedovo perché nel Vangelo è citata solo la suocera, mentre nei Vangeli apocrifi è riportato che aveva una figlia, la leggendaria santa Petronilla; il fratello Andrea, dopo aver ascoltato l’esclamazione di Giovanni Battista: ”Ecco l’Agnello di Dio!” indicando Gesù, si era recato a conoscerlo ed ascoltarlo e convintosi, disse poi a Simone “Abbiamo trovato il Messia!” e lo condusse con sé da Gesù.
Pietro fu chiamato da Cristo a seguirlo dicendogli
“Tu sei Simone il figlio di Giovanni; ti chiamerai Cefa"
= Pietro (che in latino è tradotto Petrus); in seguito dopo la pesca miracolosa, avrà la promessa da Cristo che diventerà pescatore di anime.
Fu tra i più intraprendenti e certamente il più impulsivo degli Apostoli, per cui ne divenne il portavoce e capo riconosciuto.